Caratteristiche dei Pneumatici Estivi

Lug. 7, 2020

PNEUMATICI ESTIVI                                                         Massimo Cassano

Con le nuove leggi in vigore da qualche anno, circa l’avvicendamento tra pneumatici invernali ed estivi, sono milioni gli automobilisti che si accingono ad effettuare il cambio tra una stagione e l’altra. Il 15 aprile di ogni anno scade l’obbligo per gli pneumatici invernali M+S, da sostituire con quelli estivi. Ma cosa sono gli pneumatici estivi? E quali sono le loro caratteristiche tecniche? Sicuramente gli pneumatici estivi e invernali presentano proprietà chimiche-fisiche differenti, progettate per soddisfare le esigenze specifiche di condizioni meteorologiche in diversi momenti dell’anno. In questo modo, essi garantiscono la massima efficienza e sicurezza nelle condizioni atmosferiche della stagione. Mentre l’anticipazione del montaggio di gomme invernali già in autunno non costituisce un problema, con le temperature calde gli pneumatici estivi sono l’unica scelta. La regola generale è che le gomme estive vanno montate da aprile a novembre. Non appena la temperatura media supera i 7°, gli pneumatici estivi sono la scelta migliore, esprimendo tutte le loro performance. Gli pneumatici ad alte prestazioni offrono spazi di frenata ridotti su strade asciutte e bagnate, garantendo il controllo della vettura e una guida confortevole.

Si consiglia di acquistare pneumatici estivi per le seguenti ragioni:

  • Gli pneumatici estivi sono specificatamente concepiti per garantire prestazioni ottimali nei mesi estivi.
  • Prontezza di risposta: rendono la sterzata più rapida e precisa soprattutto durante brusche sterzate.
  • Manovrabilità: grazie all’impiego di mescole di gomma più morbide, consentono di affrontare svolte, sterzate e altri ostacoli.
  • Se si dispone già di pneumatici invernali: se si ha già un treno di pneumatici invernali per i mesi più freddi, valutare la possibilità di dotarsi di pneumatici estivi per i mesi più caldi.
  • Temperatura: se si vive in zone con inverni miti e temperature mai inferiori ai 7 °C

Pneumatici estivi simmetrici

Gli pneumatici estivi presentano spesso un design con battistrada simmetrico, cioè con un design architettonico uguale tra lato interno e lato esterno (come in figura) che garantisce un buon compromesso tra tenuta di strada, resistenza e affidabilità nelle prestazioni dinamiche. Particolarmente indicato per chi percorre molti chilometri e cerca di sfruttare al massimo lo pneumatico, non ha un verso di rotazione su strada e nel montaggio, pertanto la copertura può essere quindi girata sui cerchi e/o spostata sugli assi senza particolari accorgimenti tecnici. Gli pneumatici simmetrici pertanto, possono essere invertiti periodicamente tra asse anteriore ed asse posteriore, sia linearmente che ad incrocio.

Pneumatici estivi asimmetrici

Gli pneumatici estivi con battistrada asimmetrico, hanno un lato esternodifferente come design architettonico al latointerno e sono i modelli più utilizzati su vetture di alta gamma che hanno bisogno di elevate prestazioni. La particolare struttura del battistrada consente di avere una tenuta ottimale su asciutto e bagnato, grazie al design particolare, costituito da appositi tasselli interni che espellono l’acqua velocemente, mentre la parte esterna del battistrada garantisce una tenuta ottimale sui fondi asciutti. La resa chilometrica finale è buona, la resistenza al rotolamento è minima ed anche la rumorosità di fondo è accettabile. Questo tipo di pneumatico va montato seguendo scrupolosamente il verso indicato dal produttore, ponendo particolare attenzione al lato interno/esterno da posizionare sul cerchio. La marcatura outside deve essere montata quindi all’esterno, mentre la scritta inside ovviamente all’interno della ruota. Gli pneumatici asimmetrici possono essere invertiti periodicamente dall’asse anteriore all’asse posteriore, sia linearmente che ad incrocio, come del resto gli pneumatici simmetrici. Non possono però essere girati sul cerchio, ma essere comunque spostati in orizzontale sullo stesso asse.

Pneumatici estivi direzionali

Concludiamo l’approfondimento degli pneumatici estivi parlando dei design con battistrada direzionale. Sono pneumatici caratterizzati proprio da un senso di rotolamento, identificabili dalla scritta rotation, impressa sulla carcassa. Tale design è particolarmente indicato su veicoli ad alte prestazioni, che pretendono il massimo della tenuta sul bagnato, infatti il battistrada viene progettato e disegnato per espellere l’acqua nel minor tempo possibile, limitando sensibilmente il fenomeno dell’aquaplaning longitudinale e trasversale. In tal senso si riducono anche gli spazi di frenata sui fondi stradali umidi e viscidi. Di contro hanno un rendimento chilometrico leggermente inferiore rispetto agli pneumatici asimmetrici e una maggiore rumorosità di fondo, per via del particolare disegno architettonico. In fase di montaggio è ovviamente obbligatorio rispettare il verso di rotazione. Gli pneumatici direzionali possono essere invertiti periodicamente tra l’asse anteriore e quello posteriore, in modalità lineare.

L’avvicendamento dei pneumatici

Giu. 8, 2020

Perchè occorre invertire gli pneumatici Massimo Cassano

Gli pneumatici sono dei componenti importantissimi per ogni tipologia di veicolo, ed essendo gli unici punti di contatto con la superficie stradale, vanno preservati e ispezionati periodicamente. Uno dei molteplici interventi di manutenzione che si possono effettuare sugli pneumatici è la rotazione. La rotazione (figura) o più comunemente definita inversione dai gommisti, è appunto lo spostamento delle ruote della vettura dall’asse anteriore a quello posteriore.

Tale operazione, di tipo pratica-manuale, deve essere effettuata in base al design di battistrada, se ad esempio sono pneumatici direzionali, lo spostamento delle ruote deve essere lineare (per non alterare il senso di rotazione), se invece gli pneumatici sono asimmetrici, le ruote si possono anche incrociare. Ma perchè e dopo quanto tempo si effettua questa manovra?

  • La rotazione degli pneumatici va effettuata mediamente intorno ai 5.000÷7.000 km. se trattasi di vetture molto veloci, di grande potenza e grossa cilindrata (supercar); intorno ai 10.000÷15.000 km. per le vetture di media cilindrata e potenza e 15.000÷20.000 km. per le piccole utilitarie (city car).
  • La rotazione si effettua principalmente per uniformare l’usura dei quattro pneumatici. Un’eventuale mancanza di inversione provoca un più rapido consumo delle gomme montate sull’asse di trazione del veicolo, rispetto a quelle che equipaggiano l’asse trainato. È il caso specifico delle vetture a trazione anteriore, dove gli pneumatici montati all’avantreno si usurano maggiormente, per la frenata più efficiente, per la continua sterzatura delle ruote, per il maggiore peso (dovuto al gruppo motore-propulsore) e per gli angoli di convergenza e campanatura che sono spesso soggette a variazioni, causate da urti od usure di parti sospensive.
  • Simultaneamente alla rotazione degli pneumatici, occorre verificare anche l’equilibratura delle ruote e il ripristino della pressione di gonfiaggio, perchè molto spesso tra l’asse anteriore e quello posteriore, le specifiche tecniche sono differenti.
  • Per il rimontaggio delle ruote sui mozzi, è consigliabile avvitarle con una chiave dinamometrica (fig.), tarata alle coppie di serraggio indicate dal costruttore. In caso di serraggio con chiavi ad impulso (le cosiddette pistole dei gommisti), possono verificarsi deformazioni ai dischi dei freni, con relativi disturbi di guida per le vetture (nel caso specifico si generano vibrazioni allo sterzo in frenata).
  • Nelle officine specializzate viene rilasciato un tagliando dove è riportato il tipo di operazione effettuata, la data e il chilometraggio della vettura.

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